Relazione d'artista

“L’esperienza del singolo è la ricchezza di molti “… se condivisa.

 
Spesso mi sono chiesto cosa sia per me l’Arte del dipingere con la “A “maiuscola, cosa potrei esprimere attraverso di essa, dove mi conduce il continuare a realizzarla, ma soprattutto cosa può dare agli altri e a me stesso questa espressione artistica? ...
Riuscire ad esprimere pienamente questi concetti non è facile, ma non è detto che non possa tentare attraverso una breve descrizione del mio percorso artistico, pur sapendo dell’enorme sforzo che dovrò affrontare.
 
Non per altro, affinché   tutta la mia esperienza tecnico-artistica non vada persa nel tempo o resti un modo di fare del tutto sterile.
Per capire il risultato della mia espressione artistica ad oggi, dovrei accennare brevemente le varie tappe da me raggiunte in questi anni, per poi arrivare a fare delle piccole riflessioni e punti di vista personali, su come ogni individuo, può affinare il proprio talento naturale e creativo, per esprimersi al meglio, nel momento magico che l’ispirazione, impetuosamente e inavvertitamente si manifesta.
 
D’altronde non potrei rinnegare il passato vissuto, dove ho costruito il risultato del presente, anche attraverso tali sbagli o errori di percorso, ma che per nessun motivo ho mai rinnegato, anzi tali situazioni e circostanze mi hanno reso ancora più saldo nelle mie convinzioni e più forte contro ogni tipo di avversità senza mai arrendermi allo sconforto.
 
Grazie alla possibilità di arricchire e potenziare, sempre più il mio bagaglio artistico, sono riuscito a guardare e proiettarmi verso un futuro ancora da vivere e scoprire.
 
Partendo dal 1976, anno in cui ho incominciato a muovere i primi passi nel fare pittura, il mio impegno instancabilmente costante, mi ha portato al raggiungimento di piccole tappe, a cui ho attribuito ed evidenziato determinati appellativi, che in arte vengono definiti con il nome (corpo di lavoro), nel quale si evidenzia una linea di stile e racchiude un determinato periodo.
 
Solo che da parte mia queste linee di confine non sono mai state del tutto definite anzi, hanno alimentato la ricerca tecnico/sperimentale e soluzione rappresentativa, in modo da arricchire sempre più il mio bagaglio “artistico”, evolvendosi.
 

Il coraggio di rischiare, ha diradato la nebbia della paura di osare e la conoscenza del capire sobriamente, come muovermi e sfruttare al massimo il momento magico dell’Ispirazione Creativa.

 

Il tutto è racchiuso in un solo termine:
“PROCESSO EVOLUTIVO PER UNA NUOVA DIMENSIONE INTERIORE”, ed è suddiviso in questo modo:
1976-82. - Quadri a tema Sacro, Problematiche Sociali e l’essenza esistenziale dell’uomo come tale, in rapporto con l’essere Divino, sono stati i primi temi che mi hanno interessato in quel periodo e che credo mi porto dietro ancora oggi, anche se filtrati e ripresentati in sintesi attraverso segni rappresentativi.
In questo periodo ho incominciato ad usare il colore ad olio su tele con dimensioni abbastanza grandi e a capire questa tecnica.
1983-84. - “DIMENSIONE COLORE” –Sono stati anni transitori e sperimentali con scelte radicali di enorme importanza, riguardo al mio modo di fare Arte.
Infatti, lo sforzo di liberarmi da legami accademici ed entrare in una nuova prospettiva insolita e controcorrente, presentava un notevole sforzo e rischio, forse anche per il motivo che tutto mi era ancora ignoto.
1985. – Quest’anno è stato un periodo pienamente vissuto dal punto di vista tecnico/sperimentale e di adattamento a nuovi stili, specialmente nel tentativo di distaccarmi dal legame e dall’ influsso che ancora sentivo nei riguardi dello stile accademico.                                                                                                                                                               
Osando anche l’impossibile e riflettendo sui risultati, intravedevo delle potenzialità tecnico/artistiche proiettate nel futuro lavoro, consciamente e inconsciamente tutto prendeva forma, costruendo piccole basi da cui avrei potuto attingere in seguito, come inesauribile fonte d’ispirazione, cominciavo a usare nuovi materiali e nuove tecniche, mantenendo come base il colore ad olio.
1986-2007.In questi anni ho raggiunto dei risultati tecnici e rappresentativi che ho voluto suddividerle in ulteriori tappe, fasi e traguardi, racchiudendo ed evidenziando tutto il mio operato fatto fino a quel periodo, in questi termini:
1.Materia-Colore.
In questa fase il mio obiettivo è stato quello di stimolare l’interesse visivo e tattile dell’osservatore.                                                                                                                             
Inoltre, la materia usata ha reso il colore molto più materico e corposo, ma non solo, mi ha dato la possibilità di usare svariati materiali, inventando e applicando un insieme di tecniche.
Ma la parte più importante che ho capito è l’armonia, la dissonanza, il contrasto, e l’infinita potenzialità d’effetto visivo che il colore può sprigionare nella profondità dell’animo umano.
2.      Sintesi Massima Della Forma.
L’intervento del segno e della linea, come sintesi della rappresentazione si è dimostrato un grande risultato nella mia fase creativa.
Attraverso questa tecnica la forma si è liberata totalmente dal legame che io considero accademico, agendo liberamente disinvolto sulla superficie dell’opera, anche se riconosco che sono sempre valide le regole di base dell’impostazione e della proporzione di un lavoro, anche se si tratta di informale o astratto.
3.      Volumi Plastici.
Questo periodo è stato un momento molto particolare che mi ha avvicinato alla tridimensionalità della scultura, sia come insieme di assemblaggio di diversi materiali uniti alla pittura che come realizzazione vera e propria di scultura su pietra.
4.      Metamorfosi … Paesaggio, Forma, Materia e Colore.
Questa è stata una fase in cui ho realizzato una vera e propria metamorfosi di tutte le fasi recedenti, incluso anche la scultura.
 In poche parole ho superato il limite che separava queste due discipline artistiche, fondendole e compensandole.                                                                                                                                                     
La scultura si è rivestita di colore attraverso Volumi Plastici, la pittura staccandosi lievemente dalle pareti, ha assunto una forma plastica e morbida dandomi la possibilità di vedere nuove prospettive di realizzazione. Naturalmente, ciò ha riguardato l’insieme di supporti, di varia natura, utilizzati.
Mentre l’espressione pittorica, la forma del soggetto, il paesaggio, la materia e il colore viene raffigurato in una sintesi rappresentativa in una globale metamorfosi.
La particolare caratteristica di questo periodo, è di aver liberato il quadro dalla delimitazione della cornice, rendendolo nudo e libero di esprimere tutto se stesso senza falsi contorni, ma soprattutto, non attribuendo nessun titolo all’opera, ho permesso una libera interpretazione dell’opera all’osservatore.
2008-2010 – “Rappresentazione Astratta … in Sintesi “.
In questo periodo ho alternato durante la realizzazione, pause di lunghe riflessioni per limitare la sperimentazione e dare concretezza a tutto il mio bagaglio tecnico ed alla mia esperienza artistica.
Come ho anche sentito nuovamente, la necessità di rimettere un titolo alle opere, non per ripensamento a vecchie idee, ma semplicemente per dare delle tracce di lettura visiva, per il semplice fatto che non tutti riescono a percepire e visualizzare la Sintesi della Rappresentazione Compositiva, attraverso un insieme di segni.
Non trascurando la ricerca dell’effetto colore/materia nella fase tecnica.
2011 – 2012- “Al … di là dell’Espressione Visiva “. 
… non riproduco ma estraendo il particolare dal mondo reale, fonte inesauribile d’ispirazione, valorizzo attraverso la rappresentazione, l’essenzialità nell’interpretazione attraverso l’espressione visiva.
Non saprei con certezza se il meccanismo interiore che scatena inavvertitamente e all’improvviso l’Ispirazione Creativa sia per tutti uguale, ma è certo che nel momento irreale in cui è presente, bisogna dare il massimo di se stessi senza nessuna riserva e approfittando del momento, cogliere i frutti della sua inesauribile potenzialità.
Non conosco la sua origine o chi la scaturisce, ma so che, una volta innescata, non riesco a fermarla è come una valanga d’idee, di pensieri passati, presenti e futuri sull’arte, sulla vita e sulla fede, che spolverano vecchie esperienze tecniche, innumerevoli immagini si susseguono alimentando un’irrefrenabile voglia di creare, la mente insieme al corpo è in sintonia con tutto il creato, le sensazioni sono inspiegabili e come se non fossi io a dipingere ma solo il mio corpo è a questo punto che  un solo supporto da dipingere non basta più, inoltre, affiancato dal mio istinto creativo, lavoro di getto e usufruendo della mia attenta sensibilità verso le più piccole cose in apparenza insignificanti, comincia sotto i miei occhi, il ciclo produttivo.
Sembra che una simbiosi nascosta alla nostra coscienza e a nostra insaputa agisca e si manifesti, aiutandoci a esprimere cose impensabili e fuori dalla nostra portata.
Ciò lo penso, anche perché non mi so spiegare il motivo per cui, ogni qualvolta, elaborato un
Lavoro, mi viene del tutto spontanea e naturale la sua realizzazione, e una volta terminato non mi sembra vero che a realizzarlo sia stato io, personalmente.
A questo punto confermo pienamente il fatto che, il talento di ogni uomo/artista, ci è stato concesso in modo naturale odivino, i meriti non sono del tutto nostri ma di chi ce li ha concessi abbondantemente.
Arrivare a queste affermazioni non è stata un’impresa facile, ma il tempo ha fatto il suo corso, nel senso, che prima son dovuto entrare in contatto con me stesso, stabilire un intimo scambio interiore con il mio io, per poi espandermi ed esternare attraverso il mezzo della pittura, i miei pensieri visivi.
Ed esattamente da questo punto posso dire di aver capito che per mezzo della pittura posso esprimere una triplice tematica orientata su tre punti cruciali e importanti:
·                    la ricerca interiore dell’io più profondo per un intimo contatto spirituale con chi è al di sopra di noi, trovando una vera fede,
·                    la presa di coscienza sull’esistenzialismo umano  nella sua natura problematica nel campo sociale e politico,
·                    usufruire dell’innumerevoli risorse che la  natura, in genere, offre, attraverso l’osservazione, lo studio e la ricerca  di effetti cromatici, i quali stimolano tutti i sensi, senza riserve.
Queste tematiche che porto avanti sono per se stesse di contenuto molto profondo e impegnativo, e spesso si intrecciano confondendosi, ma riescono ad emergere e a denunciare da un lato, ma a riflettere dall’altro.
Dopo tutto, vivendo in un tempo e in un mondo dove, siamo continuamente sommersi da linguaggi visivi fatti di immagini, una valanga di informazioni cha bisogna decodificare per non essere tagliati fuori come ignoranti o disinformati, non avendo neanche il tempo di metabolizzare il contenuto delle stesse, ecco che allora il caos mentale crea irrequietezza, stress, rabbia, scontentezza e via dicendo.                
Perciò è difficile incanalare il tutto ed esprimere le contraddizioni esistenziali del nostro tempo, perché, sinceramente ogni artista, nel più ampio significato del termine, è come una spugna, assorbe tutte le informazioni dal mondo che lo circonda e come un filtro attraverso l’arte, un proprio punto di vista che incondizionatamente viene accettato o rifiutato. 
Fare arte è come scoprire tutti i pensieri che in noi stessi si celano, per poi appropriarsi del proprio spazio/tempo, mettendo se stesso in discussione, esternando senza veli ed esprimendo senza vincoli, in modo del tutto libero, il proprio talento naturale, nel creare.
 
 
2013 – 2015 “Entrare in se stessi … per ritrovare la vera essenza … del vivere  “… Orientato alla ricerca del linguaggio visivo con gli stessi procedimenti maturati nel corso degli anni e presentati in una rappresentazione spiritualmente personale … Un nuovo elemento, anche se in fase evolutiva e che è diventato  l’argomento  principale dei nuovi lavori in cantiere, sarà la luce … la luce interiore che rivela, che svela le ombre celate della mente distratta, la luce che illumina la strada da percorrere per non inciampare … la luce che illumina le notti più oscure del nostro essere … la luce della fede che non fa perdere la speranza e perderci nella disperazione esistenziale della modernità che spesso schiaccia l’essenza stessa della vita,nel suo più ampio e profondo significato … la luce Divina che rivela alcune verità umanamente inspiegabili …
 
Pittore. Antonio Rizzo