Percorso Artistico

 

Spiegare in poche righe gli innumerevoli elaborati “studi sperimentali “eseguiti durante gli anni che vanno dal 1976 ad oggi sarebbe un’impresa difficile e lunga da spiegare.

Perciò, mi limiterò ad evidenziare i passaggi più significativi.

Tali passaggi, fasi o tappe gli ho racchiusi in un unico termine “PROCESSO EVOLUTIVO PER UNA NUOVA DIMENSIONE INTERIORE”.

Certamente raggiungere e sviluppare questi processi non sono maturati per caso ma attraverso un intenso impegno e costanza.

Il periodo dei passaggi sono così suddivisi:

1976-82 Quadri a tema Sacro, Problematiche Sociali e l’essenza esistenziale dell’uomo come tale in rapporto con l’essere Divino erano i temi che più mi hanno interessato quel periodo e che credo mi porto ancora dietro ancora oggi, anche se filtrati e ripresentati in sintesi.

1983-84 “DIMENSIONE COLORE “.

Sono stati anni transitori e sperimentali con scelte radicali e di enorme importanza, riguardo il mio modo di fare Arte.

Infatti lo sforzo di liberarmi da legami accademici ed entrare in una nuova prospettiva insolita, presentava un notevole sforzo e rischio, forse anche per il motivo che tutto mi era ancora ignoto.

1985 Questo anno è stato un periodo transitorio e di adattamento alle nuove tecniche sperimentali e tematiche che ho dovuto affrontare e maturare dal punto di vista Artistico.

 1986.2007 In questi anni ho raggiunto dei risultati tecnici e rappresentativi che ho voluto suddividerle in specifiche tappe, fasi e traguardi, racchiudono ed evidenziano tutto il mio operare fatto fino al 2007 con questi termini:

       1° MATERIA COLORE.

      2° SINTESI MASSIMA DELLA FORMA.

      3° VOLUMI PLASTICI.

4° METAMORFOSI…PAESAGGIO, FORMA, MATERIA E COLORE.        

2008 - 2010 – “Rappresentazione Astratta … in Sintesi “. Questo periodo si è alternato con pause di lunghe riflessioni per limitare la sperimentazione e dare concretezza a tutto il mio bagaglio tecnico-artistico.

In quest’ultimo anno ho sentito nuovamente la necessità di rimettere un titolo alle opere, non per ripensamento a vecchie idee ma semplicemente per dare delle tracce di lettura visiva, perché non tutti riescono a percepire e visualizzare ciò che in Sintesi, è raffigurata una Rappresentazione Compositiva, attraverso un insieme di segni.

2011 – 2012 - “Al … di là dell’Espressione Visiva “. 

… non riproduco ma estraggo attraverso un’analisi visiva, il particolare dal mondo reale, fonte inesauribile d’ispirazione… valorizzo attraverso la rappresentazione, l’essenzialità e l’interpretazione dell’espressione visiva.

Non saprei con certezza se riuscendo a capire il meccanismo interiore che scatena inavvertitamente e all’improvviso l’Ispirazione Creativa sia per tutti uguale, ma è certo che nel momento irreale in cui è presente, bisogna dare il massimo di se stessi senza nessuna riserva e approfittando del momento, cogliere i frutti della sua inesauribile potenzialità.

Non conosco la sua origine o chi lo scaturisce, ma so che una volta innescata non riesco a fermarla è come una valanga d’idee, di pensieri passati presenti e futuri sull’arte, sulla vita e sulla fede, che spolverano vecchie esperienze tecniche, innumerevoli immagini si susseguono, alimentando un’irrefrenabile voglia di creare, la mente insieme al corpo è in sintonia con tutto il creato, le sensazioni sono inspiegabili è come se non fossi io a dipingere ma solo il mio corpo e a questo punto che, un solo supporto, da dipingere non basta più, inoltre, affiancato dal mio istinto creativo, lavoro di getto e usufruendo della mia attenta sensibilità verso le più piccole cose in apparenza insignificanti, comincia sotto i miei occhi, il ciclo produttivo.

Sembra che una simbiosi nascosta alla nostra conoscenza e a nostra insaputa agisce e si manifesta, aiutandoci a esprimere cose impensabili e fuori dalla nostra portata.

Ciò lo dico, perché non mi so spiegare il motivo per cui, ogni qual volta elaborato un lavoro mi viene del tutto spontaneo pensare che a realizzarlo non sia stato io personalmente.

A questo punto confermo pienamente che il talento presente in ogni uomo, e artista ci è stato concesso in modo del tutto gratuito e naturale, e i meriti non sono del tutto nostri ma di chi ce li ha concessi abbondantemente.

Arrivare a queste affermazioni non è stata un’impresa facile, ma il tempo ha fatto il suo corso, nel senso, che prima sono dovuto entrare in contatto con me stesso, stabilire un intimo scambio interiore con il mio io, per poi espandermi ed esternare attraverso il mezzo della pittura, i miei pensieri visivi.

Ed esattamente da questo punto posso dire di aver capito che per mezzo della pittura posso esprimere una triplice tematica orientata su tre punti cruciali e importanti, Spiritualità, Vita sociale e Natura tematiche che per se stesse sono molto profonde e impegnative, ma che si intrecciano e si manifestano denunciando da un lato ma invitando a momenti di riflessione dall’altro.

Vivendo ,oggi, in un mondo dove siamo continuamente sommersi da linguaggi visivi fatti di immagini, una valanga di informazioni che bisogna assimilare per non essere tagliati fuori come ignoranti o disinformati e non avendo neanche il tempo di assimilare il vero contenuto delle stesse ,ecco  che il caos mentale crea irrequietezza, stress, rabbia, scontenti  e via dicendo, è difficile incanalare il tutto ed esprimere le contraddizioni esistenziali del nostro tempo, perché ,sinceramente ogni artista nel  più ampio significato del termine è come una spugna, assimila tutte le informazioni dal mondo che lo circonda e come un filtro esterna , esprime consciamente o inconsciamente attraverso le arti un proprio punto di vista che incondizionatamente viene accettato o rifiutato.

Fare arte è come appropriarsi del proprio tempo, manifestando il pensiero più profondo che uno cela anche a se stesso.